Sismabonus 2017: gli incentivi

Sismabonus, dal 1 marzo 2017 via agli interventi

Dal 1 Marzo 2017 diventano efficaci le Linee Guida pubblicate sul sito del MIT con il quale la classificazione di rischio sismico delle costruzioni nonché le modalità per l’attestazione da parte di professionisti abilitati dell’efficacia degli interventi sono state finalmente stabilite.

Le novità:·
Estensione alle zone sismiche 1, 2 e 3, ovvero buona parte del territorio nazionale (in precedenza, solo 1 e 2)
Stabilizzazione per 5 anni, tra il 1 gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021;
Riguarda gli immobili adibiti ad abitazioni, seconde case e ad attività produttive;
Possibilità di detrarre fiscalmente l’intervento in 5 anni (anziché 1O);
Creazione di n° 8 classi di rischio sismico (dalla A+ alla G);
Detrazioni premianti, maggiore è l’efficacia dell’intervento maggiore è la quota detraibile; Cessione del credito ai fornitori per chi non può sostenere la spesa (con successivo provvedimento de/1 ‘Ag. Entrate)

Quale sarà la percentuale detraibile fiscalmente?
Abitazioni, prime e seconde case, ed edifici produttivi:
– detrazione al 70% se migliora di 1 classe di rischio;
– detrazione all’80% se migliora di 2 o più classi di rischio.
Condomini parti comuni:
– detrazione al 75% se migliora di 1 classe di rischio;
– detrazione all’85% se migliora di 2 o iù classi di rischio.

Quanto sarà possibile detrarre?
Il massimale deducibile è di € 96.000,00 per ogni unità immobiliare, dal 1/1/2017 al 31/ 12/2021.

Quali fabbricati necessitano di un intervento?
Tutti quelli eseguiti prima del 2008 generalmente sono stati realizzati con la normativa non attuale, che presentava importanti differenze.

Semplificazione per i capannoni industriali
Le linee guida prevedono per queste apposite costruzioni il passaggio di Rischio ad una classe immediatamente superiore eseguendo solamente interventi locali di rafforzamento, anche in assenza di una preventiva attribuzione della Classe di Rischio, sempre che siano soddisfatte le prescrizioni, ovvero:
– Eliminazioni delle carenze tra gli elementi travi/pilastri;
– Eliminazioni delle carenze tra tamponature e struttura;
– Eliminazione delle carenze di stabilità degli eventuali macchinari presenti all’interno della struttura.

A chi rivolgersi?
Il Decreto Ministeriale (art.3) prevede quali sino i professionisti abilitati ad eseguire le valutazioni sotto elencate, ovvero laureati in Ingegneria e laureati in Architettura iscritti ai relativi ordini di appartenenza.

I professionisti dovranno:
– Valutare la classe di rischio;
– Progettare l’intervento di riduzione rischio sismico;
– Determinar e la classe di rischio del fabbricato al completamento delle opere (secondo apposita asseverazione);
– Attestare la conformità del progetto (collaudo dell’opera).

Sismabonus 2017: gli incentivi

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